PRESENTAZIONE
Francesco Tomadini è stato “cittadino udinese” a tutto tondo. Nasce in città, opera e muore nella stessa.
Riservato, ma determinato, viene chiamato ad accogliere gli orfani della peste, che, a ondate, colpisce città e dintorni nella seconda metà dell’Ottocento.
Uomo del fare, si inserisce bene nel contesto della sensibilità friulana, che non lascia spazio alle parole, ma solo ai fatti.
Dopo un girovagare in vari ambienti in affitto , sempre a Udine, finalmente, può acquistare l’ex Gendarmeria austriaca, con l’aiuto di sostanziosi donazioni, in quella che oggi è Via Tomadini e sede del polo giuridico-economico della Università. Nasce così l’Ospizio degli orfanelli.
L’Istituto, attorno agli anni settanta del Novecento, viene trasferito nella prima periferia in Via Martignacco e, sia pure in mutate condizioni sociali, continua la sua missione di accoglienza di studenti, universitari e non.
La statura morale di mons. Francesco Tomadini è stata tale che si è voluto far fare una accurata ricerca storica sulle tracce della sua santità di vita, il cui risultato è stato consegnato al vertice ecclesiale locale. Scopo: dare inizio al processo canonico di beatificazione. Ad oggi nessuna risposta.
La mostra nutre l‘ambizione di scuotere le coscienze e l’opinione pubblica, perché sia valorizzata una figura significativa del panorama storico della città di Udine.
DOV’E’ LA MOSTRA
FOTO INAUGURAZIONE
VIDEO DELLA MOSTRA
INAUGURAZIONE DEL 7 NOVEMBRE 2023
APERTURA MUSICALE
INTERVENTO DON LUIGI SEGATTO
INTERVENTO ASSESSORE FEDERICO PIRONE
INTERVENTO MONSIGNOR GIULIO GHERBEZZA
VIDEO INAUGURAZIONE
CAMPAGNA
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